Delle frontiere aperte minacciano la nostra sicurezza
Esposto di Adrian Amstutz (PDF)
L’UDC s’impegna affinché delle persone la cui integrità fisica e la vita sono realmente minacciate trovino asilo in Svizzera, ma non vuole che il nostro pese diventi la destinazione favorita dei migranti economici e di altri profittatori del nostro sistema sociale. A questo effetto, bisogna prendere delle misure efficaci, come la protezione delle frontiere che molti paesi membri dello spazio di Schengen hanno nel frattempo reintrodotto per far fronte ai grandi movimenti migratori verso l’Europa.
Migrazione dei popoli – NO agli abusi del diritto d’asilo
Esposto di Roger Köppel (PDF)
Nessuno lo contesta: degli esseri umani la cui integrità fisica e la vita sono minacciate hanno diritto all’asilo.
I rifugiati di guerra devono beneficiare di una protezione temporanea, la cosa migliore è darla loro sul posto nei campi dell’ONU o di altre organizzazioni internazionali.
Questa è la nostra tradizione d’asilo. È per questo che l’UDC s’impegna, e per salvaguardare il diritto d’asilo bisogna combattere gli abusi di cui è oggetto.
Legge sull’asilo – da tempo superata dalla realtà
Esposto di Andreas Glarner (PDF)
Il progetto della consigliera federale socialista Simonetta Sommaruga si basa su delle cifre sbagliate. Questa revisione stima a 24’000 l’anno il numero dei richiedenti l’asilo, mentre che nel 2015 ne avevamo già 39’523. E ammette l’ipotesi secondo la quale il 40% dei richiedenti l’asilo sia costituito da “casi Dublino” che possono essere direttamente rinviati dai centri federali nei paesi europei di prima accoglienza. In realtà, l’anno scorso hanno potuto essere rinviati negli Stati Dublino 2’461 casi – dunque solo il 6% e non il 40% come la signora Sommaruga non cessa di affermare.
Dall’avvocato al dentista, ci occupiamo noi di tutto!
Esposto di Céline Amaudruz (PDF)
La revisione che ci è sottoposta dovrebbe accelerare le procedure, rendendole nel contempo più eque. Non si potrebbe cha applaudire, se tale fosse il caso ma, purtroppo, in una seconda lettura si deve constatare l’esistenza di numerosi difetti nascosti che rovinano l’idea di base.
4 aprile 2016
La revisione della legge sull’asilo estenderà ulteriormente la cultura dell’accoglienza, il cui fallimento è palese, invece di limitarla. Essa minaccia così la tradizione umanitaria svizzera dell’asilo. La Svizzera deve invece reintrodurre immediatamente dei controlli frontalieri mirati e adeguati ai rischi, se necessario con il sostegno dell’esercito, per porre fine alle attività di brutali bande di passatori e per procedere a una prima selezione nell’afflusso di migranti.
Il governo deve smetterla di chiudere gli occhi di fronte alla problematica dei cambiamenti etici e culturali provocati da questa immigrazione incontrollata. E deve anche reagire ai problemi posti dai numerosi richiedenti l’asilo la cui domanda è stata respinta, ma che restano in Svizzera, e quindi contro gli elementi criminali che si trovano fra di loro. Deve far fronte al rischio d’infiltrazione di terroristi che entrano in Svizzera sotto la copertura della procedura d’asilo. La pericolosa formazione di ghetti alla quale si assiste in molti paesi vicini alla Svizzera deve assolutamente essere evitata. Bisogna considerare senza tabù i limiti della capacità d’integrazione, in particolare di fronte al crescente numero di persone provenienti da culture totalmente diverse dalla nostra.
Progetto di revisione nocivo e costoso
Questo progetto, che offre degli avvocati gratuiti a tutti i richiedenti l’asilo e permette allo Stato di espropriare in modo dittatoriale privati, imprese e comuni per costruire o insediare dei centri d’asilo federali, mira a imporre una politica sbagliata e pericolosa a spese delle cittadine e dei cittadini.
Quest’anno, i costi dell’asilo supereranno 1,8 miliardi di franchi al solo livello federale. Oltre a ciò, i cantoni e i comuni sopporteranno dei costi che possono essere stimati a circa 2 miliardi di franchi. I circa 3 miliardi di franchi dedicati all’aiuto allo sviluppo, devono essere maggiormente impiegati per delle campagne d’informazione e per l’aiuto sul posto. Inoltre, questa cooperazione deve essere vincolata a degli accordi di riammissione con i relativi Stati.
Questa irresponsabile revisione della legge sull’asilo deve essere rifiutata per le ragioni seguenti:
L’UDC è lieta che il popolo abbia, il prossimo 5 giugno, l’ultima parola su questa revisione irresponsabile della legge sull’asilo. Essa invita i giornalisti a riportare in modo equilibrato e critico i vantaggi e gli inconvenienti di questa modifica della legge sull’asilo. L’UDC rinuncia a fare campagna negli spazi pubblici a pagamento.
Depositato il referendum contro la legge sull’asilo: NO agli avvocati gratis e alle espropriazioni
L’UDC ha depositato lo scorso 14 gennaio 2016 65’376 firme a sostegno del suo referendum contro la revisione della legge sull’asilo. È evidente che dei richiedenti l’asilo la cui integrità fisica e la cui vita sono realmente minacciate troveranno sempre rifugio e protezione in Svizzera. Per contro, i migranti clandestini il cui unico scopo è quello di migliorare le loro condizioni di vita devono essere respinti. È questa la nostra tradizione d’asilo. Bisogna evitare che la Svizzera diventi ancora più attrattiva offrendo incondizionatamente degli avvocati gratis a tutti i richiedenti l’asilo. Altro aspetto inaccettabile di questa riforma: la competenza data alla Confederazione di espropriare degli immobili di poteri pubblici o di privati per costruire dei centri d’asilo.
I veri rifugiati, quindi le persone la cui vita e la cui integrità fisica sono minacciate, trovano aiuto in Svizzera. Ma la Svizzera non deve diventare un porto per tutti i migranti economici e sociali illegali. Questa è la tradizione umanitaria della Svizzera. Il popolo svizzero ha confermato a più riprese questa distinzione. Oggi si deve prioritariamente ridurre il potere d’attrazione che la Svizzera esercita sui migranti illegali e respingere sistematicamente queste persone. Le basi legali attualmente in vigore sono ampiamente sufficienti a questo scopo. Inoltre, bisogna reintrodurre i controlli alle frontiere, in particolare per arrestare il commercio delle bande criminali e brutali di passatori.
Ma che fanno il Parlamento e il Consiglio federale? Propongono una revisione della legge sull’asilo che renderà il nostro paese ancora più interessante per i falsi rifugiati. Sarebbe proprio ora che il governo si preoccupi finalmente del degrado dei costumi fra i numerosi richiedenti l’asilo rifiutati ma non respinti, come pure dei criminali e dei terroristi che utilizzano la via dell’asilo per entrare in Svizzera. Due altre iniziative accettate dal popolo svizzero ma non ancora applicate toccano questa materia: le iniziative contro l’immigrazione di massa e per l’espulsione degli stranieri criminali. A quali estremi bisognerà arrivare perché i responsabili politici ne traggano finalmente le dovute conclusioni?
L’UDC è preoccupata di fronte all’esplosione delle domande d’asilo dell’anno scorso e ai costi che ne derivano.
39’523 domande d’asilo sono state depositate in Svizzera lo scorso anno. Solo tre volte è stata finora superata la cifra di 40’000 domande d’asilo l’anno in Svizzera: nel 1991 durante la guerra nei Balcani e nel 1998 e 1999 durante la guerra in Kosovo.
Il maggior numero di domande proviene sempre dall’Eritrea (9’966), seguita dall’Afghanistan (7’831). La gran parte dei richiedenti originari di questi paesi non è direttamente minacciata. La Siria, paese peraltro devastato dalla guerra, si piazza solo in terza posizione (4’745).
Ecco le conseguenze di questa revisione sbagliata della legge sull’asilo:
L’UDC è lieta che ora sia il popolo ad avere l’ultima parola su questa revisione sbagliata della legge sull’asilo.